Si può diventare un eccellente subacqueo soltanto con l’addestramento?
Quanto sono importanti le attrezzature e le configurazioni in immersione?
Queste considerazioni valgono anche in ambito scientifico?
Spesso ci si chiede se a fare di un buon subacqueo un eccellente subacqueo sia esclusivamente l’addestramento. Sicuramente addestramento e cultura subacquea a tutto tondo, oltre che personali doti fisiche e fisiologiche, sono alla base del miglioramento e del giovamento nell’arco di qualsivoglia immersione. Ad ogni modo, senza alcun dubbio, le giuste attrezzature e la più appropriata configurazione delle stesse permettono al subacqueo di gestire più rapidamente e con migliori risultati ciascuna delle fasi dell’immersione.
Conoscere e comprendere i segreti che si celano dietro immersioni tecniche, esplorative e le rispettive configurazioni (Hogarthiana, Back-mount, Side-mount, Circuito Aperto/Chiuso, ecc) quindi non può che garantirci un miglioramento nelle prestazioni, nella sicurezza e persino nello sviluppo di innovative tecniche, strumentazioni e metodologie scientifiche subacquee.
La valutazione di nuove tecniche di indagine e di raccolta dati ed il confronto tra queste e quelle già esistenti sono infatti procedure comuni, non solo per le metodologie utilizzate dai subacquei scientifici, ma anche per il funzionamento di apparecchiature controllate a distanza, in situ o di superficie.
L’analisi delle prestazioni operative può permettere, inoltre, di identificare difetti e potenzialmente migliorare la progettazione ed il funzionamento delle stesse, così come favorire la convalida del metodo in esame.
Operazioni subacquee ed immersioni scientifiche o a scopo di Citizen Science, richiedono dunque il connubio di questi importanti mondi: Formazione teorica e pratica ed Innovazione tecnica e tecnologica.
Difatti, una corretta gestione dell’assetto, delle strumentazioni, delle tipologie di pinneggiata e della configurazione delle attrezzature, oltre a migliorare la sicurezza in immersione e preservare i delicati ecosistemi marini, possono anche permettere ai subacquei scientifici di produrre campioni di qualità superiore e con minori danni collaterali.